Pitars

Anno di Fondazione: 1644

Ettari: 160

Zona Vitivinicole: Doc Friuli Grave

Lingue Parlate: Italiano, Inglese

Possibilità di Pernotto: No

Chardonnay Braida Santa Cecilia, Friulano San Cristoforo, Malvasia Braida Santa Cecilia, Pinot Grigio Braida Santa Cecilia, Ribolla Gialla Braida Santa Cecilia, Sauvignon Braida Santa Cecilia, Traminer Aromatico Braida Santa Cecilia, Cabernet Franc Braida Santa Cecilia, Cabernet Sauvignon Majarof, Merlot dei Padri, Refosco dal peduncolo rosso Braida Santa Cecilia, Brumâl, Naos, Sauvignn Séris, Téis Bianco, Turéis, Angelo Passito di uve autoctone, Prosecco Spumante Brut, Prosecco Spumante Extra Dry, Ribolla Gialla Spumante Brut, Rosé Sumante Dry, Malvasia Spumante Dolce, Prosecco Millesimato Extra Dry, Ribolla Gialla SPumante Extra Brut, Fojâl Metodo Classico Extra Brut, Prosecco Rosé Spumante Brut, Prosecco Millesimato Brut Nature.
L e prime tracce del legame tra il vino, la vite, le terre delle Grave del Friuli e la nostra famiglia – i Pittaro – risalgono al 1644. Nei primi del Novecento Romano Pittaro, esperto vignaiolo, impianta nelle proprie campagne il Merlot, vitigno importato in Friuli dalla Francia nel 1880. È però il figlio Angelo, dopo quindici anni in Venezuela, a costruire nel 1968 un’azienda vinicola moderna – la Cantina San Martino –, dove vinificare anche vini bianchi, allora diventati protagonisti della produzione enologica friulana.
Più tardi la Cantina San Martino prende il nome Pitars, seguendo il destino del cognome di famiglia nel dialetto locale. Cognome che, nel nostro marchio, si accompagna ancora al biancospino, una pianta schietta ma elegante che un tempo segnava i confini tra i campi.
Oggi sono Loris, Bruno, Mauro, Paolo e la quarta generazione di noi Pitars – Nicola, Stefano e Alessandro – a mantenere vivi la tradizione rurale di famiglia e il mestiere di chi fa buon vino, con orgoglio e dedizione, giorno dopo giorno.

Altre curiosità e servizi

Nei vigneti abbiamo fatto nostre quelle che, nate come attività di ricerca con università e aziende, sono diventate buone pratiche agricole per una viticoltura sostenibile, rispettosa della salute e dell’ambiente. Dai trattamenti fitosanitari mirati con atomizzatori a recupero, testati già nei primi anni 2000, alle macchine defogliatrici più efficienti. Dai fitosanitari biologici al 100%, che stimolano le difese naturali delle piante, ai feromoni per proteggere i vigneti dai parassiti. Usiamo il più possibile sistemi alternativi ai diserbanti per tenere le vigne libere dalle erbe infestanti. Oltre a ciò, limitiamo il consumo dell’acqua con impianti d’irrigazione interrata, sfruttati anche per nutrire le viti con la fertirrigazione. Non solo nei campi, ma anche in cantina l’impiego delle risorse è razionalizzato. Per esempio usiamo energia da fonti rinnovabili e da recupero di calore dai processi di vinificazione. Abbiamo precorso i tempi della sostenibilità anche dal punto di vista architettonico. Infatti, la nostra sede, completata nel 2007, è ancora oggi il più grande edificio di bioedilizia del Friuli Venezia Giulia: niente cemento, solo legno e materiali totalmente riciclabili, massima efficienza energetica.

Contatti

Orari

Giorni e orari di apertura dell'enoteca: enoteca: lunedì — venerdì 9.00 – 12.00 / 14.00 – 19.00; sabato 8.00 – 12.00 / 14.00 – 18.00; domenica chiuso